Bilbo Baggins

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Bilbo Baggins è l’unico figlio di Belladonna Tuc e di Bungo Baggins. I suoi genitori provenivano da due famiglie totalmente opposte: la famiglia da cui proveniva Bungo, i Baggins, era famosa per la sua rispettabilità e tranquillità, mentre la famiglia di Belladonna, i Tuc, era ricordata per la sua propensione verso le avventure. Bilbo, sebbene si comportasse esattamente come ogni membro della famiglia Baggins, aveva ereditato inconsciamente anche alcune qualità della famiglia materna. Rimasto orfano dopo la morte prematura dei genitori, Bilbo trascorre un’esistenza felice e tranquilla nella Contea, finché non riceve la visita dello stregone Gandalf il Grigio, il quale lo esorta a partire con lui per un’avventura. Nonostante all’inizio sia riluttante all’idea di lasciare la sua dimora, Bilbo viene convito dallo stregone ed entra a far parte della compagnia dei Nani di Thorin Scudodiquercia, intenzionati a recuperare il loro tesoro custodito all’interno della Montagna Solitria (Erebor), infestata da un drago, Smaug. Bilbo, essendo l’unico membro del gruppo che può avere possibilità di avvicinarsi al drago (in quanto questo non conosce l’odore degli Hobbit), assumere il ruolo di scassinatore. Durante il viaggio, Bilbo affronta diversi ostacoli. Nel bosco viene catturato da tre Troll di montagna e, in questa occasione, dopo essere riuscito a scoprire la caverna dei Vagabondi, si impossessa di un pugnale elfico, Pungolo. Nella caverne dei Goblin, dopo essere scampato dai nemici grazie all’intervento di Gandalf, finisce per sbaglio nel covo della creatura nota come Gollum ed entra in possesso del magico anello di quest’ultimo, che ha la capacità di rendere invisibili. Sfuggito miracolosamente alla creatura grazie al magico anello, Bilbo si ricongiunge con i nani e con Gandalf e, grazie all’intervento di Gwaihir, il Signore delle Aquile, scampa ad un agguato degli Orchi. Dopo aver raggiunto la Casa di Beorn ed essersi ripreso dalla fatica del viaggio, Bilbo e il resto della compagnia entrano in Bosco Atro. Nel pericoloso bosco Bilbo salva tutti i suoi amici dalle grinfie di ragni giganti, sfruttando il suo anello magico e combattendo i nemici brandendo Pungolo, e, successivamente, dagli Elfi comandati dal re Thranduil. Divenuto un membro indispensabile per la compagnia, Bilbo riesce a scoprire il punto debole di Smaug, durante il suo primo e unico incontro con il drago. Grazie a questa scoperta, Bard l’Arciere uccide Smaug durante l’attacco di quest’ultimo alla città di Dale. Dopo la morte del drago, la compagnia dei nani riconquista finalmente Erebor e con essa anche il suo gigantesco tesoro. Questo, però, è bramato non solo dai nani, ma anche dagli Elfi e dagli uomini di Dale. Così, per acquietare gli animi e convincere Thorin a dare una parte del tesoro agli altri due popoli, evitando così una guerra, Bilbo dona agli assedianti l’Archepietra. Questo espediente, tuttavia, ha solo il risultato di fare infuriare Thorin nei confronti dello hobbit. Nel corso della Battaglia dei cinque eserciti Bilbo riceve una pietra in testa e sviene. Si risveglia a battaglia finita, giusto in tempo per riappacificarsi con il morente Thorin. Lo hobbit, successivamente, ritorna nella Contea, dove tutti ormai lo credevano morto, e comincia a scrivere un romanzo autobiografico: Andata e Ritorno, le Vacanze di un Hobbit.

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